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The lips i used to call home

Summary:

Vittorio aveva ragione, pensa Daniele, questa convivenza per lui sarà una tortura.

Di Andrea e Daniele coinquilini per caso.
Alta dose di sottonaginne da parte di Daniele Tramet

Notes:

Questa fanfiction nasce da una cosa che mi ha detto la ragazza che mi piace e, al posto di farla diventare un film mentale su noi due, l'ho trasformata in una storia su prisma :).
Quindi Marta, questa storia è dedicata a te, anche se non la leggerai mai.
Buona lettura, ci vediamo alla fine del capitolo!!!

(See the end of the work for more notes.)

Chapter Text

-Allora hai trovato casa- lə chiede Nina, mentre il suo viso appare pixelato sullo schermo del suo portatile.
-Quasi-
-Che vuol dire quasi? Mai una riposta chiara Risorio-
-E io che pensavo che la tipa norvegese ti avesse addolcita, invece un cazzo-
-Guarda che metto giù-
-Se se certo-
-Allora per sta casa?-insiste la ragazza, con tono fintamente scocciato.
-Ti ricordi Daniele? L’amico di nuoto di Marco?-
-Ma chi? Il coatto che fa il trapper con quegli altri due sfigati?-
-Proprio lui. Marco gli ha scritto se conoscesse qualcuno che affittasse casa a Roma e lui gli ha detto che effettivamente un coinquilino gli farebbe comodo-
-Questo significa che vai a vivere con lui? Oddio, ti trasformerai in un coatto che va in giro con gli skinny jeans strappati e Shiva nelle casse-
-Che cazzo Nì, ma hai una considerazione così bassa di me?-
-Vuoi davvero la mia risposta? Ma comunque lui non fa tipo il cantante lì a Roma con quegli altri due?-
-Sì, e tra l’altro la casa è super vicina all’accademia-
-Hai capito Risorio? Ogni tanto la botta di culo colpisce pure te-
-Tu invece con Elsa?- crede prenderà in giro per sempre la sua migliore amica, perché è riuscita ad andare in Erasmus in Norvegia e trovarsi una ragazza con lo stesso nome e lo stesso aspetto della protagonista di Frozen.
-Benone, sto dormendo sempre più spesso a casa sua-
-Ah quindi non sono l’unico che ha trovato un coinquilino-
-Con la differenza che tu con il coatto non ci scopi-
-No esatto, io sono una persona con decenza- le risponde Andrea ridendo, anche se nella sua testa pensa che Daniele, da quel che ricorda, non è niente male
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-Ripetimi come è andata la cosa-
-Fratè de nuovo-
-Non sono io che ho accettato de vive co quello che me piace da ‘n decennio- gli risponde Vittorio.
-Mo un decennio- cerca di difendersi Daniele, stringendosi nelle spalle -Tre anni-
-E te pare poco- interviene Ilo, stravaccato sul divano con una birra in mano.
-Ao ripeti o no- lo incita Vitto -Er mago dell’amore deve analliza' la cosa-
-Ma che mago dell’amore che non riesci manco a ufficilizzare le cose co June-
-Parla Tramet-
-Che palle. M’ha chiamato Marco ieri, chiedendomi se conoscessi qualcuno che c’avesse una stanza in affitto qua a Roma, perché Andrea vuole trasferirse pe l’università. E senza pensà gli ho detto che un coinquilino me faceva comodo, e adesso io e Andrea dobbiamo sentirce per conocrdare la cosa-
-Fratè ma a te nun serve un coinquilino. La casa discografica ce sta a dà un botto de soldi-
-Eh lo so, ma c’ho pensato dopo. Gli chiederò pochissimi soldi infatti.-
-Il tenerone è innamorato- urla Ilo, battendo le mani
-Fratè parliamoce chiaro- lo guarda serio Vitto -Tu pensi che sia ‘na buona idea vivere co uno che te piace da anni? Con cui te rircordo non stai insieme. Questo significa che puoi solo guardà ma non tuccà-
-No Vittò, ci ho messo 5 secondi a relizzà che fosse ‘na idea di merda. Ma ormai Andrea è d’accordo, quindi nun posso farce più niente-
-Ce sarà da ridere- sentenzia Ilo, prendendo un altro sorso della sua birra.
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Si sentono per telefono tre giorni dopo.
Daniele è nervoso. Non ha mai seriamente parlato con Andrea, a parte qualche chiacchiera di circostanza agli incontri di nuoto. Si era sempre limitato ad osservarlə da lontano, notando quando fosse cambiatə e diventeət sempre più sicura della sua identità.
Non sa come farà a sopravivvere avendocelə sempre a stretto contatto nella stessa casa.
Risponde al secondo squillo.
Andrea attacca subito a spiegargli che studia fashion design, e che casa sua è casualmente molto vicina all’accademia e che non deve neanche prendere i mezzi per raggiungerla. Gli dice che sarebbe pronto a versargli la prima quota di affitto e gli chiede se potrebbe già spostarsi la settimana successiva.
Daniele quasi si perde l’ultima domanda, incantato dal tono della sua voce.
Gli dice che non ci sono problemi, omettendo che per lui potrebbe trasferirsi anche il giorno stesso e lə accoglierebbe a braccia aperte.
-Un ultima cosa- Andrea indugia un attimo dall’altro lato della linea, prima di dire -Io mi identifico come persona Non Binaria. Con me puoi usare sia i pronomi maschili che quelli femminili, è indifferente-
-Certo, assolutamente, grazie per avermelo detto- gli risponde Daniele, che avrebbe solo voglia di abbracciarlə.
-Bene allora credo arriverò martedì prossimo-
-Ti aspetto-.
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La convivenza è molto più difficile di quanto Daniele pensasse. E per quanto odi ammetterlo Vittorio aveva ragione: vivere con una persona che ritieni totalmente attraente, e che per di più ogni tanto se ne esce dalla sua camera con gonne cortissime e camice trasparenti, è davvero una tortura.
Per fortuna quando Andrea va all’università, Daniele ha l’appartamento tutto per sé e passa il tempo che dovrebbe dedicare allo scrivere nuovi pezzi a fantasticare sul suo nuovo coinquilino. Si chiede cosa faccia durante le sue lezioni, chi siano i suoi amici lì a Roma, che locali frequenta. Ogni tanto gli balena in testa il pensiero che Andrea potrebbe avere una relazione, perché è talmente bellə e interessante che non era possibile fosse single. Lui di certo era il primo della fila.
Un pomeriggio, durante una sessione di scrittura che si era trasformata in una mezza sbronza nel suo salotto, Daniele passa 20 minuti buoni a spiegare ai suoi amici quanto Andrea Risorio sia bellissimə e quanto sia difficile non poterəl nemmeno sfiorare.
-Mia mamma me lo diceva sempre da bambino- dice Ilo serafico –Guarda ma non ti azzardà a toccare-
-Nun te puoi lamentà Daniè, io te lo avevo detto- Vittorio ha sul viso un’aria fin troppo compiaciuta -Se poi te se ‘n sottone de…-
In quel momento si sente il rumore delle chiavi nella serratura, e Andrea Risorio fa il suo ingresso in salotto. Oggi indossa dei pantaloni a coste, che lə fasciano perfettamente le cosce, abbinati a un crop top sbarcciato, che lascia scoperto l’ombelico.
Daniele sembra aver appena avuto una visione. Non fa in tempo a salutarlə che ləi prende la parola.
-Voi dovete essere Vitto e Ilo. Daniele vi nomina spesso. Io sono Andrea, piacere-
I due rispondono in coro con un ciao, mentre Andrea si muove con movimenti fluidi verso il frigo, schivando le bottiglie di birra sparse per il pavimento, per poi estrarne una bottiglia di succo di mirtillo e portarsela alla bocca.
Daniele lo fissa incantato, il suo sguardo non perde di visita il suo collo, seguendo con gli occhi i movimenti del suo pomo d’adamo. Quando stacca la bottiglia dalle labbra e se le pulisce con il dorso della mano, Daniele lo sta ancora fissando intensamente, con la bocca leggermente dischiusa in un’espressione di stupore.
Vitto e Ilo stanno palesemente trattenendo le risate davanti a quella scena, e anche Andrea si accorge dello stato di Daniele, e sorride divertito.
-Vabhe io vado in camera mia. Se avete bisogno di me chiamatemi- si dilegua, facendo un occhiolino a Daniele.
Quando Andrea è sparito, Daniele rimane imbambolato a fissare il vuoto davanti a sé.
Ilo allora gli tira uno scappellotto, mentre Vittorio commenta -Beh se stamo così dopo na settimana, ce sarà da ridere-
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Daniele ha dimenticato le chiavi
Se ne accorge dopo aver frugato per troppo tempo nelle tasche del giubbotto.
Di solito ci sta sempre attento ma quella mattina, per evitare di vedere Andrea vestito come un modello che usciva per andare all’università, era uscito in fretta e furia.
E adesso si ritrova chiuso fuori da casa propria, a sperare che Andrea sia già tornato dalle lezioni.
Suona il campanello e aspetta, speranzoso.
I minuti passano, ma Andrea non arriva.
Prova a suonare di nuovo, sta volta un po’ più a lungo.
Sente dei rumori e un -Arrivo aspe- in lontanza, e ringrazia il cielo. Non aveva voglia di farsi trovare seduto sul pianerottolo, come un cane bastonato.
I passi si avvicinano sempre di più, fino a che non sente la serratura scattare e la porta aprirsi.
Daniele solleva gli occhi dallo zerbino e il respiro gli si blocca.
Andrea è davanti a lui, gocciolante, con addosso solo un paio di boxer. -Scusami, ero appena uscito dalla doccia quando hai suonato- gli dice.
Daniele fa scivolare lo sguardo lungo il corpo di Andrea, dai capelli ramati, fino alle lunghe gambe. Senza accorgersene mormora un -Cazzo- strozzato.
Andrea ridacchia.
Vittorio aveva ragione, pensa Daniele, questa convivenza per lui sarà una tortura.

Chapter 2: 2

Notes:

(See the end of the chapter for notes.)

Chapter Text

Ogni casa ha le sue tradizioni. Piccoli rituali che si instaurano nel tempo e che diventano velocemente abitudine.
Non ci mettono molto, Andrea e Daniele, a crearsene una.
Per le prime settimane si erano limitati a gravitarsi intorno, scambiando poche chiacchere di circostanza, fino a quando non si erano ritrovati entrambi intorno al tavolo della cucina, con la necessità di bere qualcosa di caldo.
Andrea aveva preso l’iniziativa e aveva assemblato la moka, per poi metterla sul fuoco.
E nell’attesa che il caffè iniziasse a gorgogliare, avevano finalmente iniziato a conoscersi.
E il giorno dopo questo si era ripetuto, e pure quello dopo ancora. Ed era diventata tradizione.
Ora Andrea sapeva che Daniele conosceva Vitto e Ilo da sempre, che non si riteneva famoso (anche se, gli fa notare, ha 15 mila follower su instagram), che non parla da anni con suo padre e che soffre di insonnia fin da quando era bambino (ecco perché lo trovava spesso sul divano del salotto ad orari improponibili, quando si alzava di notte per andare a bere.)
Daniele si innamora della personalità di Andrea: scopre che, se inizia a parlare di qualcosa che lə piace, come la moda o la fotografia, è difficile fermarlə. Che il suo dolce preferito è il tiramisù, e lə promette che lə porterà una teglia fatta dalla mamma di Ilo. Che lavora 3 giorni a settimana in un bar come cameriere, per arrotondare. Che adora la sua migliore amica Nina, che pensa che lui e i suoi amici siano dei coatti (Daniele si finge offeso, ma in fondo sa che ha ragione).
Andrea ha memorizzato come Daniele prende il caffè (tazza grande, mezza moka, solo latte, niente zucchero) e tutti i giorni alla stessa ora gli fa trovare la sua tazza sul tavolo, vicino alla propria, pronto a sedersi e parlare per le prossime due ore.
E piano piano imparano a conoscersi, ad aprirsi. E se Andrea nota che spesso lo sguardo di Daniele indugia sulle sue labbra, fa finta di non accorgersene.
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-Caro, ma tu sai se Daniele è gay?-
La domanda di Andrea rimbalza sulle pareti della cucina della loro casa d'infanzia a Latina.
Marco e Carola, dall’altra parte del tavolo, lo fissano sbigottiti. Diciamo che la sua uscita è stata piuttosto inaspettata.
Carola si riprende in fretta e prontamente risponde -Ha fatto pubblicamente coming out tramite la casa discografica l'anno scorso dicendo che non si da etichette e robe del genere, ma con noi amici si è dichiarato come bisessuale-
-Perché sta domanda?- chiede suo fratello, che finalmente sembra essere riuscito a staccare lo sguardo dal muro alle sue spalle
-Boh non so, cioè ogni tanto lo becco a fissarmi in maniera non tanto velata, e quindi me lo sono chiesto. Poi comunque non è niente male-
Carola ride e Andrea le lancia una occhiata interrogativa
-Diciamo che luti ti ha sempre trovato, come dire… interessante-
Andrea arrossisce. Non si aspettava che Daniele Tramet, che aveva una certa fama a Latina, soprattutto tra le ragazze, si fosse accorto della sua esistenza, al di fuori del ruolo di ‘fratello di Marco’.
-Tu non vuoi stare con Daniele- sentenzia Marco, con tono scontroso. Carola si volta a guardarlo, come per ammonirlo, mentre Andrea si innervosisce.
-E tu che ne sai Marco? Non mi sembra ti piaccia il cazzo, o sbaglio?-
-Dai Andre, si è fatto mezza Latina, pure con Caro hanno avuto una mezza roba-
-E’ stato secoli fa Ma, smettila- interviene lei, sempre più seccata, ma Marco continua, ignorandola -Non è la persona giusta per te Andre-
-E tu che ne sai?-
-Perché ti conosco. E non voglio che ti ferisca-
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La conversazione avuta con suo fratello lə lascia un senso di fastidio che lə accompagna per tutto il viaggio di ritorno verso Roma.
Tornato a casa, Daniele è fuori, e ləi ha l’appartamento tutto per sé.
Si fa una doccia, ordina un poke e, mentre aspetta la consegna, chiama Nina.
La ragazza risponde in poco tempo, e Andrea attacca subito a riassumerle lo scambio avuto quel pomeriggio con Marco.
-Cioè pensa te che stronzo. Pensa di sapere cosa sia meglio per me? Quanto cazzo devi essere paternalistico. Ma poi lui Daniele lo vedeva solo a nuoto, saranno usciti boh, 5 volte, come cazzo fa a sapere come si comporta con le tipe? E’ un cazzone quando fa così.-
Non ricevendo alcun suono di assenso da parte della sua amica, si ferma. Strano, Nina è sempre pronta a fargli notare quanto Marco sia uno sborone.
-Nì?-
-Per quanto odi ammetterlo, e se mai me lo rinfaccerai ti ucciderò, forse Marco ha ragione Andre-
-Oh non metterteci pure te-
-Sei tu che hai chiamato me. Se non te ne frega un cazzo della mio opinione puoi chiudere la chiamata-
Si guardano in cagnesco per qualche secondo, fino a quando Andrea non bonfonchia un -Parla-
-Grazie. Stavo dicendo: Marco ha ragione sul fatto che tu Daniele lo conosci poco. Certo posso capire, anche se non tanto in realtà, ma chi sono io per giudicare, che per te sia attraente. Sarà il fascino del trapper boh. Però effettivamente è vero che giravano voci su di lui come uno che se ne sbatte abbastanza dei sentimenti della gente-
-Ma se è stato pure con Caro-
-Lui e Caro hanno avuta una roba tre estati fa, ma in realtà avranno scopato tre volte, anche perché nessuno dei due si voleva impegnare. E credo che la maggior parte delle sue storie siano state solo poche scopate ripetute-
-E chi ti dice che io non ci voglia solo scopare con lui?-
Nina inarca un sopracciglio sullo schermo -Andre lo sai pure te che tu cerchi roba seria-
-Okay di solito sì, ma sotto sotto lo so anche io che è una persona con cui non potrei averlo. Quindi credo di volermi solo divertire-
-Cioè vuoi proporgli di essere il tuo scopamico?-
-Può darsi-
-Io ti ricordo che vivete insieme-
-Coinquilini con benefici-
Nina sbuffa. In lontananza si sente qualcuno che urla il suo nome
-Mi sa che devo andare. Senti Andre, per me puoi fare quello che ti pare, basta che non ti faccia soffrire. Altrimenti si ritroverà me e un gruppo di lesbiche nordiche pronte a staccargli le palle-
Andrea ride -Non ce ne sarà bisogno-
-Okay, ma nel caso, tu tienimi aggiornata-
-Ovvio, altrimenti come farei a disfarmi del suo cadavere?-
E finiscono a ridere entrambi
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Andrea rientra all’ora di pranzo e trova Daniele davanti ai fornelli, che aspetta che bolla l’acqua della pasta.
Strano, di solito non è mai a casa per quell’ora.
E’ di spalle e sembra assorto, non crede abbia neanche sentito la porta che si apriva.
Si prende qualche secondo per osservarlo. Fa scorrere gli occhi sule spalle toniche, modellate da anni di nuoto, così come le braccia muscolose, lasciate scoperte dalla canottiera.
Ripensa alla conversazione avuta con Nina la sera precedente: è effettivamente bello e non gli dispiacerebbe per niente avere qualcosa, anche solo fisico, con lui.
L’unica cosa che stona con la sua figura slanciata è la postura che assume: la schiena risulta leggermente incurvata, come se si volesse nascondere dagli altri, richiudendosi su se’ stesso.
Andrea la conosceva bene quella sensazione, anche se ormai crede di averla lasciata nel suo passato.
Si sente un po’ strano a fissarlo senza che lui lo sappia, allora decide di rompere il silenzio
-Lo sai che se fissi l’acqua non bolle più velocemente?-
Daniele sussulta leggermente al suono della sua voce, per poi voltarsi verso di lui
-Mi sa che m’hai scambiato pe Harry Potter-
Andrea gli risponde con un sorriso, per poi avvicinarsi a lui e al piano cottura.
-Come mai se già a casa? Di solito ti vedo solo di sera-
-Oggi non dovevamo andare in studio. Stasera l’etichetta organizza una festa del cazzo e siamo obbligati ad andare-
-Dai non sembra così male-
-Vuoi venire?- sputa Daniele di getto
-Mh, non so. Non vorrei essere di troppo con i tuoi amici-
-Ma chi, Vitto e Ilo? Ma se ti adoran…cioè volevo dì che ti adoreranno- arrossisce leggermente.
E’ carino quando si imbarazza, pensa Andrea.
-Boh però magari i miei outfit possono essere inadeguati per un posto del genere-
-Tu sei perfetto-
E dopo questa uscita di Daniele, i due ammutoliscono e si guardano negli occhi per qualche secondo, entrambi frastornati.
-Dai va bene- si convince alla fine Andrea -non si rinuncia mai ad un openbar pagato-
-Questo è lo spirito. Ci passano a prendere alle 7. Ora, domanda esistenziale: farfalle o spaghetti?-
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Andrea è nervosə.
Ha paura che sarà presə in giro per il suo outfit e il suo trucco.
D’altronde, non conosce gli amici di Daniele e non sa come vedano la cosa.
Sente delle voci, segno che gli altri due sono già arrivati, ma non ha il coraggio di uscire dalla camera fino a quando non sente Daniele urlare -Andrè ci sei?-
Apre la porta con cautela e si dirige in salotto. Il suo top semi trasparente azzurro iridescente e i suoi pantaloni neri a zampa contrastano con i look total black dei membri del gruppo.
-Ammazza che fregno- commenta Ilo quando fa il suo ingresso -vero Daniè- interpella l’amico, dandogli un colpetto sul braccio.
Daniele ancora una volta lə sta fissando con sguardo penetrante, che lə fa scendere un brivido lungo tutta la schiena.
-Dai ‘namò prima che facciamo tardi- interviene Vitto.
Ilo lə prende a braccetto ed escono dalla porta, mentre Vitto si ferma con Daniele sullo stipite per dirgli -La prossima volta saltagli addosso, fa più bella figura. Vedi de non fa’ scenate stasera, Romeo-
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Daniele è seduto su quel divanetto da almeno due ore.
Vitto e Ilo continuano a darsi il cambio per portargli un drink o per spronarlo ad alzarsi, ma Daniele sta bene dove si trova.
Che il divanetto gli permetta di avere una visuale perfetta sulla piccola pista da ballo, al centro della quale Andrea sta ridendo fin troppo vicino a un modello, beh, quello è puro caso.
Il belloccio aveva puntato Andrea dal momento in cui avevano fatto pochi passi all’interno del locale e, non appena Daniele si era allontanato per prendere da bere, si era attaccato al biondo, per non scollarsi più.
Daniele non si era più avvicinato ai due: Andrea sembrava compiaciutə dalle attenzioni ricevute, anche se molto spesso incrociava il suo sguardo con aria indecifrabile.
-Daniè m’hai rotto il cazzo- Vitto è appena tornato dal bar con l’ennesimo drink per sedersi vicino a lui -C’hai intenzione di guardare quei due ballare avvinghiati pe tutta la sera o vuoi andare a prenderti il tuo uomo?-
-Non è mio-
-Ma lo può essere. Dai annamo a ballare ‘n po’-
-Ilo?-
-Sta cercando de rimorchià inutilmente una tipa-
-Te pareva- dice, mentre finalmente si convince ad alzarsi e seguire Vittorio.
Si mettono a poca distanza da Daniele e il modello, che cerca sempre di farsi più vicino a ləi.
Andrea ci mette poco ad accorgersi della loro presenza e incrocia subito il suo sguardo con quello di Daniele, per poi non spostarlo più.
La traccia sfuma e parte una canzone reggeton, probabilmente Bad Bunny, ma Daniele non riesce a concentrarsi con gli occhi di Andrea impiantati nei suoi.
Non appena il belloccio si accorge dove punta lo sguardo di Andrea, lə stringe i fianchi in maniera posessiva
Andrea non si scosta, ma pare infastiditə.
Per Daniele è troppo.
Senza nemmeno accorgersi inizia a muoversi, fino ad arrivare alle spalle di Andrea. Lə crirconda i fianchi con le mani, scacciando quelle sudaticce del modello.
Al suo tocco Andrea si rilassa immediatamente e gli appoggia la testa sulla spalla.
Il tipo si scosta subito e li guarda incazzato, per poi andarsene inpettito.
Sia Andrea che Daniele ridacchiano.
Andrea, senza preavviso, si gira e in un attimo si trova a faccia a faccia con Daniele.
Le loro bocche sono ad un sospiro l’una dall’altra.
Per un attimo Daniele pensa che lo stia per baciare, ma Andrea non smette mai di sorprenderlo.
Si gira nuovamente, le sue natiche che sfregano contro l’inguine di Daniele, e inizia ad abbassarsi facendo roteare il bacino a ritmo di musica.
Daniele pensa di morire.
No, probabilmente è già morto è quello è il paradiso.
Risalito, Andrea si gira per la terza volta e si ritrovano nuovamente faccia a faccia.
Il biondo avvicina le sue labbra all’orecchio di Daniele, per sussurrargli le parole della canzone. Dopo abbassa la bocca sul suo collo, e inizia a lasciargli piccoli baci bagnati.
-Andrè- riesce a mormorare Daniele in un attimo di lucidità -Fo..Forse stiamo dando un po di spettacolo-
Il biondo gli lascia un ultimo bacio sulla gola, per poi prenderlo per mano e trascinarlo fuori dalla pista, diretto verso i bagni.
Daniele si sente fluttuare, gli sembra di essere in un sogno, e si fa guidare da Andrea.
Si ritrovano in un cubicolo, la luce dei neon che si infrange contro le piastrelle gialle che rivestono le pareti.
Andrea chiude la porta a chiave e subito si inginocchia davanti a Daniele, cercando di sbottonargli i pantaloni.
Daniele però lo ferma.
-Andre no. Cioè, non così-
-Eddai Daniiiiii- sbiascica Andrea
-Sei ubriaco-
Andrea si alza di colpo, rallentato leggermente dall’alcol, e assume una debole aria di sfida
-Non mi vuoi Tramet?-
-Mi sa che te voglio pure troppo- dice Daniele, e gli occhi di Andrea corrono alla sua erezione con un sorrisetto -Ma non faremo sesso in un bagno mentre stai ubriaco. Andiamo a casa- dice, prima di essere lui quello a trascinare fuori Andrea.
-Quindi lo facciamo a casa?-
-Sei la morte mia Risorio-
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Andrea è molto più ubriacə del previsto.
Il viaggio in taxi è stato un delirio. Daniele ha dovuto cercare in tutti i modi di tenerlə sveglia, perché a quanto pare era già entratə nella fase sonnolenta della sbronza.
Apre la porta di casa a fatica, mentre Andrea è spalmatə a peso morto su di lui.
Una volta dentro Andrea prova a dire -Allora, mò lo facciamo?- per poi prorompere in un larghissimo sbadiglio.
-Devi dormire- dice Daniele, mentre lə passa un bicchiere stracolmo di acqua che ləi manda giù volentieri.
-Daniiii- mugugna -Posso dormire in camera tua? In camera mia fa più freeeddo e se mi abbracci sto al caldo-
Daniele è nel mezzo tra l’intenerito e sull’orlo di un attacco di panico.
-Sei sicuo?-
Andrea annuisce in maniera scomposta.
-Dani non credo di riuscire a camminare sono troppo stanca- dice Andrea, rimarcando la frase con l’ennesimo sbadiglio.
Daniele si avvicina piano, come se stesse approcciando una tigre, e cautamente lə prende in braccio a mo’ di sposa. Andrea incastra la testa nell’incavo del suo collo e sospira beatə.
Arrivati in camera, Daniele lə fa sedere sul letto.
-Ce la fai a spogliarti?-
Andrea scuote la testa, gli occhi chiusi che non sembrano avere intenzione di riaprirsi.
-‘o devo fare io?- chiede Daniele imbarazzato
Andrea annuisce.
Daniele esegue, cercando di non metterci troppo entusiasmo né renderlo troppo sessuale.
Quando Andrea rimane in boxer, mormora -Scommetto che non era così che pensavi di farlo-
-Troppo stanco per muoverti ma mai per il sarcasmo mai Risorio- dice Daniele, prima di inilarlə una vecchia felpa che usava per gli allenamenti di nuoto.
Lə fa sdraiare sotto le lenzuola e lui si infila dall’altro lato, attento a non starlə troppo vicino.
Non appena spegne la luce sente Andrea mormorare il suo nome
-Che è?-
Andrea si spinge verso di lui fino a far sfiorare le loro labbra per qualche istante.
-Il bacio della buona notte- spiega, prima di far scivolare la testa nello spazio tra il suo collo e la spalla.
Daniele è frastornato.
Ma nel buio della notte, con la luce della luna che entra dalle tapparelle lasciate su, si concede di sorridere.
Alle conseguenze ci penserà la mattina successiva.

Notes:

Eccomi tornata.
Scusate per l'attesa, è un periodo inacsinatoo e sarò abbastanza scostante con la scrittura. Scusatemi anche per l'eccessiva fluff, ma purtroppo è proprio la mia merda.
Fatemi sapere tutto quello che pensate nei coommenti.
Baciniiiii xxxxxxxxx

Notes:

Okay siete sopravvissuti.
Assolutamente ditemi tutto quello che pensate :).
Chi trova il riferimento a Skam italia vince un bacino.
L'ho pensata come una long a capitoli: non so bene dirvi quando uscirà il secondo perchè è ancora in fase di scrittura.
Per qualsiasi cosa mi trovate su twitter (_ificovldfly).
Baciniiiii