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Tornare a casa

Summary:

o "Tornare da Jimin"

Work Text:

Con uno scatto che fa trasalire la vecchia signora sul sedile accanto al suo, Hoseok tira fuori il cellulare dalla tasca e realizza che sono le 11:30, ha meno di due minuti per ritirare la valigia dalla cappelliera e caricare le stampelle sullo zaino (era stato complesso partire usandole ma, paradossalmente, diventavano più ingestibili quando non utilizzate); raggiungendo un equilibrio precario, si precipita verso le porte aperte del treno, scusandosi con la signora per la confusione, e riesce ad uscire in tempo.
Non vedeva la stazione di Songju da quasi un anno e i cambiamenti erano i soliti: ora le luminarie di natale erano a forma di stella (l'anno precedente erano fiocchi) ma l'albero era il medesimo e anche i messaggi che le persone lasciavano sui fogli di carta erano più o meno uguali all'anno prima e quello prima ancora. Avrebbe giurato che l'afflusso di gente fosse diverso però, quello sì, c'erano molte più persone del solito, anche in periodi quasi festivi Songju non attirava turisti, forse stavano tutti tornando a casa - come lui?
Si prese qualche secondo per pensarci e poi riprese a camminare lentamente, stava facendo uno schema mentale dell'ordine delle cose che avrebbe fatto una volta fuori di lì: chiedere scusa ai maestri di danza, passare dal supermercato per comprare i manggaettok che sarebbero serviti per chiedere scusa a-
Jimin?
Hoseok pensò di stare avendo una di quelle brutte allucinazioni delle sue ma la sua allucinazione lo stava abbracciando tra le lacrime.

H: ?
J: Stupido, stupido hyung.
H: Com'è possibile, che ci fai qui?
J: Non ha importanza adesso. Perché è successo tutto questo? Non puoi immaginare come sia stato per me.
H: (gli prende le mani) Perdonami, Jimin. Ti devo raccontare tutto per bene ma questo viaggio mi è servito-
J: Eri infortunato! Avevi quasi un ginocchio andato e sei partito da solo, perché? E dove sei stato??
H: Sono stato a Jinju!
J: Jinju?? Così lontano? Eri da solo? (Gli accarezza una guancia ma ritrae subito la mano)
H: No! C'era Yuka noona, abbiamo condiviso un appartamento e mi aiutava con la cucina per fortuna ahah! Non sono migliorato nell'arte culinaria, Jiminah, mi dispiace-
J: Non mi interessa niente, voglio solo capire perché hai fatto questo, perché MI hai fatto questo.
H: Non l'ho fatto contro di te!
J: Perché non mi hai coinvolto nei tuoi piani?
H: Era una cosa che dovevo fare da solo. Capire se sono in grado di badare a me stesso, non essere sempre l'anello debole, era importante lo facessi da solo.
J: Non sei mai stato-
H: Mi sono sentito così. La risposta che ho trovato è che sì, sono in grado di badare a me stesso ma no, non voglio farlo.
J: ...
H: È andato tutto alla perfezione a Jinju ma non ero con te, mi mancavano tutti i ragazzi ok ma la tua mancanza mi ha... ha influenzato tutto, era come se mancasse sempre qualcosa di fondamentale!
J: Hyung...
H: Sono stato incosciente e scemo, mi puoi perdonare lo stesso? È quasi natale, dai!
J: Non si può risolvere così facilmente! (Ride) Dovremo parlare molto, niente sarà più come prima.
H: Sarà migliore! Ora sono un uomo adulto, mi prenderò cura io di te!
J: (arrossisce) Smettila di dire queste cazzate...
H: (lo bacia sulla guancia) Non perdermi più di vista, hyung! Eh eh
J: Come mi hai chiamato? Sei pazzo?
H: (fa la linguaccia) Puoi portare tu la mia valigia? Lo zaino è così pesante...
J: Ma dove vai?
H: Torniamo a casa!

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