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Le cose che piacciono a Yoongi hyung non sono molte e sento di aver esaurito le aree di interesse a cui rivolgermi per un regalo significativo: la musica, Kumamon, i profumi agrumati, i tessuti soffici, il caffè, i vestiti un po' punk- cos'altro avrei potuto inventarmi questa volta?
Forse lui non la vede come la vedo io ma per me questo è il nostro terzo natale insieme e il primo a cui arriviamo senza odiarci, stiamo diventando noiosi (come ci ha definiti lui) e niente potrebbe rendermi più felice di questa noia.
A dire il vero "noia" non è un termine del tutto adatto, io preferisco definirla "quotidianità", siamo diventati quotidiani perchè siamo l'uno parte della giornata dell'altro in modo naturale, mi sto abituando alla tranquillità ed è stato così stancante arrivarci che quasi non sembra vero. Sono arrivato ad un punto della mia vita in cui mi permetto il lusso di arrivare al 23 dicembre avendo come unica preoccupazione di pensare ad un regalo di natale carino per il mio fidanzato.
L'abitudine ha contagiato anche lui che notoriamente resiste stoico ad ogni cambiamento: mi scrive quando esce dal lavoro, mi chiede se deve comprare qualcosa per la strada, mi manda un link con le anticipazioni per la puntata di stasera di The Devil's Plan, apparecchia il mio posto con la mia tazza preferita; mi sento davvero fortunato ma questa non è fortuna perchè tutto quello che ho ottenuto me lo sono guadagnato con una fatica smisurata.
Se adesso aprissi gli occhi dal letto su cui sono sdraiato vedrei per prima cosa i fiocchi di neve fluorescenti che abbiamo attaccato al soffitto e poi, volgendo lo sguardo alla stanza intera, mi accoglierebbero tutte le decorazioni di plastica dell'anno scorso, le renne a cui abbiamo dato nomi migliori di quelli inglesi canon, il pupazzo di neve storto a cui si è già staccato un braccio, le lucine a batteria che si scaricano ogni due giorni, il centrotavola con i ponpon rossi.
Yoongi hyung sa e non sa del bene che mi ha fatto e io non ho più di tempo di pensare a cosa regalargli, devo muovermi e non sprecare un solo minuto di più.
Ultimamente dimostra sempre più interesse per la musica elettronica e visto che l'unica cosa positiva della mia famiglia d'origine sono i soldi, potrebbe essere arrivato il momento di usarli in modo serio e, seriamente, fare una proposta che un po' mi fa male e un po' mi riempie di gioia: cambiare casa. Il solo pensiero mi mozza il fiato (non nel modo positivo) ma è una cosa che dobbiamo fare e ci farà bene ed è l'unico modo per far entrare la strumentazione che vorrei regalargli. Non sto neanche accennando al pianoforte che vorrei per noi perchè tirare giù questa idea dal piano dell'astratto sembra quasi sbagliato, prima devo mettere in fila i pensieri meno densi e poi potrò permettermi i sogni.
Ormai non ci faccio neanche più caso ma riesco a scongiurare immediatamente ogni crisi di ansia, anche adesso che pianifico con coraggio senza riuscire a prevedere la risposta di un lunatico estremo non mi sento come potevo sentirmi mesi fa messo davanti a, che ne so, dover scegliere che film guardare la sera. Ho imparato (mi ha insegnato) a dare il giusto peso alle cose e mi ha reso più leggero.
Ricapitolando, l'ordine delle cose che devo fare è: alzarmi dal letto, fare una ricerca e portare a stampare un elenco dei cinque appartamenti più adatti a noi, fare rilegare le pagine, impacchettare il libretto e metterlo ben dritto e disteso nella borsa, passare al negozio di elettronica e informarmi sui prezzi dell'attrezzatura, prenotare al sushi per domani sera, ordinare dall'italiano per stasera, buttare le bucce secche dei mandarini sopra il termosifone e metterne di nuove, raccogliere i panni asciutti e stendere quelli bagnati, poi dovrebbe arrivare Yoongi.
Tutto chiaro, tutto semplice, non ho abbastanza tempo? Forse, ma ce la posso fare.
