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Language:
Italiano
Stats:
Published:
2025-07-07
Completed:
2025-07-09
Words:
3,227
Chapters:
2/2
Comments:
2
Kudos:
6
Hits:
83

Un primo anniversario speciale

Summary:

Piccola storiella scritta alle due di notte, abbiate pietà, sempre su La casa sul mare celeste e Da qualche parte al di là del mare di TJ Klune!
Tutto è ambientato un anno dopo il matrimonio di Linus e Arthur, loro sono felici e innamoratissimi e vogliono festeggiare in una data maniera, ma i figli hanno altri piani per loro...

Chapter Text

"Buongiorno, mio caro Linus..."

Linus si svegliò dolcemente illuminato dal primo sole del mattino, dal canto dolce dell Oceano sotto la finestra di camera loro e sentendo il tocco di un paio di labbra che amava immensamente sulle sue.

Sorrise e rispose a quel bacio, sussurando:

"Buongiorno, Arthur, buon anniversario amore..."

Arthur, sopra Linus, ancora vestito con la maglia corta del pigiama, si chinò a baciare ancora suo marito,sentendo le sue mani sulla schiena carezzarlo dolcemente, respirando il suo profumo dolce, che si mescolava al profumo del mare e a quello di sapone di Marsiglia delle lenzuola lavate con passione dal loro Chaunchey.

Quel profumo che ormai sapeva di casa, amore, vita, futuro.

Era già passato un anno da quando, davanti a tutto il villaggio di Marsyas, Linus e Arthur si erano giurati eterno amore e fedeltà e non era passato un solo giorno senza che entrambi avessero mantenuto fede a quelle parole.

Dopo una breve luna di miele in una località di montagna, giacchè il mare lo avevano sempre con loro, i coniugi Backer-Parnassus, innamorati più che mai, erano rientrati a Marsyas, prendendosi cura della comunità accanto alla regina Zoe e a sua moglie Helen, ristrutturando la loro casa, amando i loro sette figli, gioendo nel vederli crescere buoni e pieni di valori, tra un bisticcio e una coccola, tra un litigio e un gioco e diventando sempre più la vita l uno dell altro.

La ormai penisola di Marsyas stava diventando sempre più un luogo sicuro per la comunità magica, la scuola ideata da Linus e Arthur contava sempre più iscritti, le persone del villaggio si erano ben integrati con loro e dalla città giungevano notizie rassicuranti sulla quasi promulgazione di nuove leggi per la tutela di tutti loro.

Era incredibile, solo fino a un anno fa, Arthur e i loro figli vivevano nascosti da tutti, ai margini della società, additati come mostri e reietti.

Era bastato un solo atto di coraggio di Arthur, aver testimoniato al Dimam denunciando gli abusi e le violenze subite da bambino, per scatenare quell ondata di cambiamento.

A volte Linus si fermava semplicemente a contemplare quell' uomo meraviglioso, i suoi capelli biondissimi, i suoi vestiti bizzarri, pensando che proprio lui, l' uomo che amava con tutto il cuore, aveva nascosto centinaia di creature magiche proteggendole dal Dimam, aveva tentato di aiutare i suoi compagni di sventura mandando una lettera all Alta dirigenza, aveva usato il risarcimento datogli per aprire quel, sulla carta orfanotrofio, in realtà una casa prima per i loro figli, poi per lui.

Era così fiero di lui, tanto da sentire il cuore ogni volta diventare più grande nel petto a quel pensiero.

E lo amava.

Da impazzire.

Ogni secondo di più.

Non perdeva occasione per dirglielo, come in quel momento:

"Ti amo, ti amo così tanto, Arthur, è stato l anno più bello delle mia vita al tuo fianco.

Arthur sorrise dolcemente a quell' uomo così leale, col cuore cosi puro, quell' uomo che amava i suoi figli come il suo sangue, che amava lui immensamente e gli sussurrò:

"Anche per me è stato così, l anno più straordinario della mia vita, ho avuto il privilegio di essere tuo marito, di essere amato da te. Spero di averti dimostrato ogni momento quanto io ti amo, perché è cosi. Ti amo. E ti adoro, Linus. Sei così bello. Sei meraviglioso..."

Linus sussultò di gioia, davanti ai dolci baci di Arthur sul suo volto.

Nessuno al mondo lo aveva mai fatto sentire così speciale come suo marito.

A volte se lo.ripeteva da solo, guardandolo sorridere, leggere, prendere il thè, amare i loro figli follemente, ballare con lui.

Mio marito.

Arthur è mio marito.

Quest' uomo meraviglioso mi ama.

Ama me, ha scelto me, per sempre.

Ha creato una famiglia con me.

Caotica, chiassosa, piena di vita, del resto avevano sette figli, ma che esisteva, era lì, era tutta per loro.

Incredibile, a volte aveva il terrore di svegliarsi e di scoprire che aveva sognato tutto, che non era davvero possibile così tanta felicità, che in realtà viveva ancora in città con solo i suoi dischi e Calliope.

Cavolo se era l uomo più fortunato del mondo.

Da una vita bieca e misera di solitudine, lavoro e niente altro, ora aveva una vita colma d amore, di bambini e ragazzi che gli saltavano al collo, che lo baciavano sulle guance, che gli facevano trovare disegni in ogni angolo, che se si allontanava per commissioni per poche ore o pochi giorni in città lo chiamavano mille volte, che gli dicevano mille volte che gli volevano bene, tantissimo, che era il loro Papo.

Come poteva descrivere a parole cosa provava ogni volta che lo chiamavano così?

Amava leggere, scrivere e discutere di ogni argomento di attualità con Sal, amava coltivare il giardino con Talia e Phee, amava aiutare Theodore con i suoi tesori, amava aiutare Chaunchey col bucato e tutte le incombenze che un futuro portiere d albergo doveva avere, amava inventare commedie con David e amava andare alla ricerca di dischi della musica di gente morta con Lucy e ascoltarli stretto a lui, un paio di cuffie a testa.

Amava passare il tempo con Zoe ed Helen, le prime persone che gli avevano donato l amicizia su quella terra, che lo avevano aiutato ad aprire il suo cuore, che adoravano i loro bambini.

E soprattutto amava suo marito, amava passeggiare con lui sulla spiaggia, amava ballare stretto a lui nel loro soggiorno, amava vederlo leggere, amava la curva del suo collo e il sorriso che aveva solo con lui.

Che vita meravigliosa aveva.

Tutto per merito suo, di Arthur.

Linus posò una mano sul viso del marito per tirarlo a sé dolcemente, baciarlo e sussurargli;

" Sono io che ho il privilegio di essere amato da te, non sai quanto ti sono grato che tu abbia visto oltre... beh...il ciccione pignolo che sono... Sono così grato che tu mi ami così come sono, Arthur. Sei la mia vita... Tutti voi lo siete..."

A quelle parole colme di amore, Arthur si commosse e si chinò a baciare dolcemente il collo del marito, iniziando piano piano a sbottonargli la camicia del pigiama e sussurrandogli:

"Io vedo solo un uomo meraviglioso che desidero così tanto, non ne hai idea... possiamo concederci un momento per noi... è presto, i nostri figli dormono ancora..."

Linus, a quel tocco audace, avvampò, la coperta e le lenzuola caddero a terra e loro in tempo zero furono nudi, stretti l uno all altro, come amavano essere, appena riuscivano, tra un Papà e un Papo strillati a viva voce.

"Davvero? Ora...oh Arthur, oh Arthur...come fai a trovarmi bello... guardami..." Mormorò Linus, ma le sue proteste si fermarono davanti a un bacio lungo e appassionato di Arthur, che sali sopra di lui, iniziando a carezzarlo teneramente.

"Ti guardo, Linus. Ti vedo ogni giorno. E vedo un uomo che non ha esitato a fare crollare un Alta dirigenza solo per permetterci di restare qui, tutti insieme. Vedo un uomo che avrebbe dato il suo sangue per non permettere a nessuno del Dimam di portare via i nostri figli, soprattutto Lucy e sai a cosa mi riferisco. Vedo un uomo leale, puro di cuore, onesto, che mi ama e lo percepisco ogni momento, che ama i nostri figli e la nostra terra. Ecco cosa vedo ogni giorno. Vedo l uomo che ho avuto il privilegio di sposare perché incredibilmente mi ha scelto. Vedo il mio eroe. Vedo il mio mondo. Sei tu, Linus Backer-Parnassus. E io ti amo. Immensamente... Grazie di essere qui. Grazie di amarmi, sempre..."

Linus quasi scoppiò in lacrime davanti a quella dichiarazione meravigliosa, afferrando il viso di Arthur e baciandolo ancora e ancora:

"Sei tu il mio eroe. Sei tutto per me. Il mio tutto. Ti amo, ti amo Arthur... Per sempre..."

L ultima parola quasi si perse sulle labbra dei due coniugi, intenti a baciarsi e carezzarsi sempre più appassionatamente, finché un rumore sordo non li distrasse e, nella loro camera, non proruppe Calliope che salì di corsa sopra l armadio, soffiando istericamente verso la porta, con i sedere circondato da un morbido tutù rosa.

A quella vista, Linus e Arthur si immobilizzarono completamente, restando a bocca aperta, con Linus che chiese al marito;

"Perché diamine Calliope ha il tutú?"

Ma Arthur non riuscì a rispondere, due vocine squillanti giunsero dal corridoio sempre più vicine alla loro camera:

"Per la miseria, David, ti ho detto che il tutú non andava bene per Calliope!"

"Lucy, stiamo organizzando la sorpresa per Papà e Papo no? Ci serve qualcuno che si vesta da Zoe no? E Zoe come è sempre vestita? Tutta bianca e rosa come un gelato alla panna e amarena!"

"Sempre a mangiare pen..."

Ma il piccolo Anticristo della famiglia Backer-Parnassus non finì la frase, in quanto si bloccò a bocca aperta davanti alla porta spalancata della camera da letto dei genitori, tirando il fratello peloso verso di sé che ebbe la stessa identica reazione davanti a Linus e Arthur in un letto, nudi, in una posa inequivocabile, senza essere riusciti a nascondersi in nessuna maniera e imbarazzatissimi.

"LUCY!!!!! DAVID!!!!!Per amore del cielo, bussate prima di entrare, piccoli!" Cercò di dire Linus, cercando di mettere una toppa a quella situazione tremenda, non riuscendoci.

I piccoli di casa, eccitatissimi da quella scoperta, si lanciarono a spron battuto nel corridoio che dalle camere portava alla cucina, urlando a squarciagola 

"NOOOOO, NON POSSIAMO CREDERCIIIIIII! FRATELLI!!!!! FRATELLI!!!!! HELEN !!!!!! ZOEEEEEEE!!!!! PAPÀ E PAPO SONO NUDI IN UN LETTO!!!!!! STANNO FACENDO UN BAMBINOOOOOOO!!!!!!"

Quando l ultima O si perse nei corridoi e dalla cucina si levarono ovazioni da stadio, Linus e Arthur si guardarono, sospirarono e capirono tre cose

Che erano rimasti gli ultimi ad alzarsi a quanto pareva.

Che dovevano chiudersi a chiave prossima volta.

E che era meglio rinviare le effusioni romantiche a un altro momento.

"Conviene andare a fare una lezione di biologia ai nostri figli, temo, amore mio..." Sussurrò Linus divertito ad Arthur che sorrise, chinandosi a baciarlo un ultima volta prima di alzarsi e rivestirsi.

"Anche perché non voglio immaginare gli scenari che starà descrivendo il nostro Lucy a tutti quanti..." 

Linus scoppiò a ridere davanti agli scenari possibili che quei due stavano creando, tirando giù dall armadio Calliope e sfilandole il tutú della vergogna, sussurrandole;

"Comunque, eri molto graziosa, vecchia mia..."

La gatta gli rispose con un suono gutturale di disapprovazione, scrollandosi il pelo e uscendo dalla stanza.

Decisamente non si sarebbe più fatta vedere per tutto il giorno, ne andava della sua dignità.

Chapter 2: Passato e presente

Chapter Text

Linus e Arthur ne erano assolutamente sicuri, neanche gli atleti al Superbowl erano degni dello stesso tifo che ebbero entrambi quando varcarono la soglia della cucina.

La tavola era riccamente imbandita con pancake, marmellate di ogni tipo, tutte le bevande possibili e immaginabili, sopra la cappa della cucina capeggiava un grande striscione con su scritto BUON ANNIVERSARIO PAPÀ E PAPO e Zoe ed Helen, sedute vicine, faticarono non poco a tenere a bada i super eccitati ragazzi che, appena li videro, saltarono su a tartassarli di domande:

"Eccoli! Eccoli! Allora, quando arriva il fratellino?" Saltò su David, quasi cadendo dalla sedia 

"Uffa, basta con i maschi, sarà sicuramente una sorellina!" Disse Talia, saltando sulla sedia, venendo ripresa da Sal:

"Scusa, Talia, come fai a sapere che sarà femmina?"

"Perché io e Phee ci meritiamo una sorella! La maggioranza è maschile in questa casa!"

"Oh, si! Mi piacerebbe tanto un altra sorella! Potete farci un altra sorellina?" Chiese Phee sognante, sbattendo le sue lunghe ali da farfalla.

Una serie di versi perplessi giunsero dal posto di Theodore, con Sal che lo ascoltò perplesso per poi tradurre:

"Però Theodore ha ragione, come è possibile che abbiano un bambino? Da dove esce fuori?"

A quel punto, intervenne Chaunchey, il più dolce e il più pudico di tutti loro, talmente unico da esistere solo lui della sua specie, un grosso blob verde con tentacoli e antenne:

"Giusto! Giusto! Di solito i bambini escono da quella cosa che hanno le donne in mezzo alle gambe, ma non penso che ne Papo ne Papà ce l abbiano, ergo un bambino può uscire solo da...oh, CAVOLO!"

E subito Chaunchey si portò un tentacolo alla bocca, venendo ripreso affettuosamente da Lucy, seduto sui suoi soliti tre cuscini per raggiungere il tavolo:

"Vagina, Chaunchey! Quella cosa si chiama vagina! E poi che ne sai, magari o Papo o papà c'è l hanno! Avete una vagina? ???C'è la fate vedere????"

"Ragazzi, possiamo parlare??"

Il tono affettuoso ma amorevolmente autorevole di Arthur zitti tutti.

Sia lui che Linus sospirarono di sollievo, era da almeno dieci minuti che cercavano di intromettersi in quel calderone di frignacce, senza riuscirci.

"Bene, grazie. Prima di tutto, grazie di essere qui, grazie di questa bellissima colazione e soprattutto grazie a Helen e Zoe che non hanno fatto nulla per levarci di impaccio..."

"Oh e perché mai? È stato divertente..." Disse divertita Zoe, baciando la mano della sua Helen che annui, ridendo:

"Una lezione di biologia sul campo, vecchi volponi che non siete altro..."

Linus e Arthur sospirarono ancora dolcemente, rassegnati, finché Linus non prese la mano di Arthur tra le sue e non riprese;

"Bene, parlando appunto di biologia... È bene che sappiate che i bambini nascono solo da un unione diciamo carnale tra un uomo e una donna. Ergo, nonostante papà sia una creatura magica, ha il corpo di un uomo, come me, con tanto di pisellino, quindi nessuna vagina, Lucy, amore nostro. Ergo, nessuno di noi due ha l utero, ergo nessuno di noi due concepirà mai un bambino. Tutto chiaro?"

Un ohhhhh di disapprovazione corse lungo il tavolo,con Talia che incrociò le braccia:

"Ma uffa! Quando arriverà una sorella per me e Phee?" 

"Chi può dirlo? Magari un giorno ci chiameranno, dicendoci che una bambina ha bisogno di una famiglia e noi saremmo pronti ad accoglierla, come è successo con tutti voi e di recente con David..." Le rispose Arthur, sedendosi vicino a Linus a tavola e iniziando a prepararsi un pancake, con David che annui convinto:

"Speriamo presto! Non potrebbe finire in mani migliori, questa famiglia è una figata!"

Un:"Owwwww..." Stavolta di gioia si alzò tra tutti, con Linus e Arthur che si guardarono, sorridendo amorevolmente.

Che avevano fatto mai di buono per meritarsi dei figli così straordinari?

"Bene, io direi che è meglio non tergiversare... Sal, Phee, voi che siete i più grandi, volete dire a Papà e Papo cosa accadrà ora?"

Sal e Phee si alzarono in piedi al dolce comando di Zoe, super emozionati.

Phee fu la prima a parlare, agitando frenetica le sue lunghe mani curate:

"Bene...Papà, Papo, oggi è esattamente un anno che siete sposati..."

"Si, tanti auguri Papà e Papo!" Dissero in coro gioiosi tutti quanti, con Linus e Arthur che non poterono non prendersi per mano e rimirare ancora una volta le loro fedi ai loro anulari sinistri, come non lo avessero mai fatto nel corso di quell' anno insieme, con incredulità, stupore e infinito amore.

"Grazie, grazie a tutti, davvero. Siamo così felici..."

"Esatto, quindi per festeggiare il vostro primo anno come coppia ufficialmente sposata, noi tutti con Helen e Zoe abbiamo pensato a due regali per voi..."

"Due regali???? Addirittura???? Oh, Arthur, che abbiamo fatto di buono per dei figli meravigliosi così?" Domandò Linus sinceramente commosso al marito che sorrise:

"Me lo chiedo ogni giorno anche io..."

A quel punto fu Sal a intervenire, schiarendo la voce:

"Il secondo regalo è una sorpresa, ma il primo ve lo possiamo dire, è una rappresentazione teatrale! Sulla vostra storia d amore, su come Papo è arrivato qui da noi e su come vi siete innamorati... È stata un idea di David!"

David, seduto sulla sedia, si gongolò tutto, ancora più nel vedere Linus e Arthur sempre più commossi:

"Oh, addirittura una rappresentazione teatrale su di noi? Oh, diventerà il mio spettacolo preferito in assoluto..." Disse Arthur a Linus che annui:

"Anche il mio, assolutamente... Ma chi farà noi due?"

"Phee farà Papà, perché ha le ali come lui..." 

"Oh tesoro mio, quale onore..." Sussurrò Arthur a Phee, che arrossì dolcemente, tanto era innamorata del suo papà magico.

"E io farò Papo... Ma sappiate che io e Phee non ci baceremo! Diamine è mia sorella!" Riprese Sal, con Lucy che si agganciò al discorso:

"Mica come hanno fatto Papà e Papo prima!"

"Quanto andremo ancora avanti con questa storia, Lucy?" Domandò divertito Linus, prendendo in braccio il piccoletto che alzò le spalle:

"Non lo so, ci penso, è stato troppo divertente..."

Linus sospirò, baciandolo sulla guancia e tenendolo stretto a sé, mentre Helen riprese:

"Sono settimane che vanno avanti a provare, a scrivere, a creare la scenografia... Si sono impegnati tantissimo!"

"Non abbiamo alcun dubbio, abbiamo dei figli meravigliosi, siamo così orgogliosi di tutti voi..." Disse Arthur emozionato, mentre la colazione finì e Chaunchey si alzò di scatto in piedi:

"Bene, se i signori vogliono seguirmi, vi condurremo in giardino dove è posizionato il palco..."

E con un gesto teatrale di uno dei tentacoli, Chaunchey guidò tutti fuori, con Arthur che sussurrò a Linus, intento a tenere ancora un braccio Lucy:

"È sempre più professionale, il.nostro Chaunchey..."

"Ha studiato quella frase per giorni, la ripeteva pure quando dormiva!" Spiegò Lucy, stringendo il collo di Linus con le sue braccia e tenendosi stretto a lui, mentre Linus riprese:

"È il suo sogno e lo sta cavalcando alla grande..."

Finalmente, il gruppo raggiunse la zona del giardino di Talia e Phee, dove, proprio sotto la veranda a ridosso sul mare, era stato creato un piccolo palco di assi e tende varie, molto bene curato.

Davanti al palco, si trovavano quattro sedie per Linus, Arthur, Zoe ed Helen.

"Oh, lo avete fatto tutto voi????? E io e Papà non ci siamo mai accorti di nulla???? Siete straordinari, davvero..." Sussurrò Linus, mettendo giù Lucy e rimanendo a bocca aperta.

Arthur al suo fianco, non era da meno.

Con le mani sul cuore, Arthur, la fenice protettiva di quella casa, guardò la sua famiglia davanti a lui, suo marito, i suoi figli, le loro amiche.

Dietro di lui, la ex cantina dove venne rinchiuso da bambino, dove il suo fuoco lo consumò completamente, dove una parte di lui morì per sempre.

Era il suo passato, non poteva dimenticarlo, sarebbe sempre rimasto con lui.

Ma davanti a sé, c era tutto ciò che amava.

Linus e i loro figli, il mare e quella penisola che era diventato un baluardo di libertà.

Era tanto.

Era tutto.

Linus lo vide così commosso e semplicemente passò un braccio attorno alla sua vita, per stringerlo a sé, sussurrandogli:

"Siamo qui per merito tuo, amore mio. Tutto questo è perché tu, un giorno lontano, sei stato coraggioso oltre ogni limite..."

Arthur lasciò che due lacrime scivolassero dagli occhi alle guance, poggiando la fronte su quella di Linus:

"Siamo qui, perché tu ci hai visti, Linus. Siamo qui perché ci ami. Come io amo te..."

"Ogni secondo di più. Stanne certo..." Sussurrò Linus ad Arthur, mentre Talia saltò su:.

"Oh insomma voi due, fate i vostri cici e ciuciu dopo, ora c e uno spettacolo da mandare avanti!"

"Ha ragione, mio caro..." Disse Arthur divertito a Linus, prendendo posto sulla sedia vicino al marito e a Zoe, mentre il sole il

luminò il mare e il sipario si alzò sulla compagnia Baker-Parnassus.